Ambiente

L’erba alta è diventata cool: chiedi il perché alle farfalle

Secondo un nuovo studio britannico pubblicato su Science of the Total Environment lasciare prati e giardini incolti favorirebbe l’aumento del numero di insetti del 93%
Credit: Pixabay  

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24 aprile 2024 Aggiornato alle 11:00

Lasciare crescere l’erba alta all’interno del proprio giardino avrebbe benefici sulla crescita delle farfalle, aumentandone il numero e la sopravvivenza. Questo è quanto emerge da uno studio inglese, il quale ha evidenziato che lasciare i prati selvaggi creerebbe un habitat ideale per la riproduzione e il nutrimento dei bruchi da farfalla.

Nei prati incolti della campagna si sarebbe registrato il 93% in più di farfalle, anche di specie diverse. In città, invece, l’aumento degli insetti nei giardini dall’erba alta è del 18%. Lo studio ha coinvolto oltre 600 giardini inglesi. Per garantire un habitat ideale alle farfalle occorrerebbe lasciare l’erba alta fino a fine settembre o ottobre, prima di tagliarla leggermente.

La ricerca, pubblicata su Science of the Total Environment, ha evidenziato come i prati dall’erba alta sono correlati a una maggiore presenza e varietà di farfalle, dato che queste ultime utilizzano i fili d’erba per ospitare le proprie larve.

Sempre lo stesso studio ha individuato, tra i benefici per le farfalle, la presenza dell’edera. Trovata solitamente sui muri dei cortili interni urbani, l’edera e l’agrifoglio sarebbero particolarmente benefici per l’esemplare di farfalla Agata blu. L’erba alta attrarrebbe invece le specie di farfalle originate da bruchi che si nutrono di erba.

Butterfly Conservation è un’associazione inglese che punta alla salvaguardia di farfalle e di falene all’interno del Paese. Il suo obiettivo è promuovere la creazione di spazi selvaggi per la riproduzione di farfalle e la segnalazione di nuove specie, in modo da poter consultare i progressi in questi ecosistemi e incentivare verso una maggiore sensibilizzazione e conservazione della natura che ci circonda.

Farfalle e falene sono indicatori sensibili sullo stato di salute del nostro Pianeta. Secondo il Museo di storia naturale di Londra, attualmente sulla Terra sono state descritte e studiate tra le 112.000 e le 165.000 specie di farfalle e falene.

Il dottor Richard Fox, scienziato al Butterfly Conservation e co-autore dello studio, ha commentato: «La natura è in crisi. L’80% delle farfalle è diminuito dal 1970, e dobbiamo fare qualcosa per proteggerle. Questa ricerca potrebbe arrivare a impattare sulla crisi della biodiversità, se gli uomini iniziassero a tenere l’erba alta nei loro giardini. È semplice, non costa nulla e permette di guadagnare tempo ed energia».

Una conseguenza sottolineata dalla ricerca di Science of The Total Environment: con l’esistenza di oltre 728.000 giardini in Gran Bretagna, lasciare il prato incolto per preservare le larve di farfalla potrebbe essere la chiave per salvare la biodiversità in questo campo. Le zone di prato selvatiche possono essere create ovunque da qualsiasi persona, dai giardini agli spazi comuni, balconi, terrazze e cortili.

Per sensibilizzare ulteriormente sul tema, l’ente benefico Butterfly Conservation ha lanciato una campagna Wild Spaces, che punta a trasformare 100.000 aree del Regno Unito in habitat naturali per le farfalle, in modo da salvare e garantire la riproduzione di diverse specie. Non è l’unica iniziativa in questo campo: l’associazione Friend of the Earth promuove un progetto di salvaguardia delle farfalle, partito da un censimento globale nel gennaio del 2021. Quest’idea ha portato alla raccolta di più di 1.500 immagini di specie di farfalle provenienti da 33 diversi Paesi nel mondo.

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